I trucchi per conservare la pasta fresca fatta in casa, mantenendola come fosse appena fatta

2022-05-13 20:44:42 By : Ms. Yaoyao Wang

Frigo, freezer, e altro che non immaginate.

La pasta fresca fatta in casa è una classica ricetta da imparare o perfezionare in questi giorni di clausura forzata: #iorestoacasa e faccio gli gnocchi. Tanto tempo a disposizione, tante preparazioni tradizionali da recuperare. Attenzione però: sia il cibo sia il tempo sono beni preziosi, che non vanno sprecati. Può quindi capitare di cucinare in abbondanza, e poi di ritrovarsi con avanzi che non si sa come gestire. Oppure può essere che lo facciamo apposta, a fare la doppia o tripla dose per non metterci a impastare tutti i giorni. Ma allora, c'è un metodo per conservare la pasta fresca fatta in casa? No, ce n'è più di uno. Eccoli.

Il freddo, com'è noto, rallenta lo sviluppo degli agenti patogeni. Rallenta, non blocca: perciò la pasta fresca si può conservare in frigo per 2 o 3 giorni, non di più. L'importante è metterla in un contenitore ermetico tipo Tupperware, o nelle bustine per alimenti ben chiuse. Attenzione, il metodo del frigorifero non è adatto alla pasta ripiena tipo ravioli, perché la farcitura è umida e tenderebbe nel tempo a bagnare la sfoglia e a sfaldarla.

Il congelamento è adatto invece a tutti i tipi di pasta fresca, all'uovo o no, ripiena o meno. Dopo aver formato la pasta, lasciarla ad asciugare un po' su dei canovacci di stoffa, poi riporla su dei vassoi, dei piatti, dei taglieri o qualsiasi cosa piatta che tenga i pezzi ben distanziati, e metterli in freezer. Dopo qualche ora, a congelamento avvenuto, raggruppare senza tema che si attacchi tutto, e trasferire nei sacchetti ben chiusi. Attenzione: quando si cucina passare direttamente dal freezer all'acqua bollente.

Togliere l'acqua dalla pasta fresca la predispone a una lunga conservazione in dispensa, proprio come la pasta comprata. Certo, a rigor di logica dopo l'essiccazione non si potrebbe più parlare di pasta fresca ma, appunto, di pasta secca. Ma comunque si tratta dell'opera preziosa delle vostre mani, no? La pasta corta va messa su un telaio forato o una griglia, per far circolare l'aria sopra e sotto, e comunque andrà girata qualche volta nel corso delle ore necessarie. Per la pasta lunga tipo tagliatelle si possono usare gli appositi stendini, anche improvvisati, ricavandoli ad esempio da mazze di scopa. L'essiccamento dura uno due giorni, le condizioni ideali sono di bassa umidità. Riponete poi in sacchetti chiusi, dura per mesi. Anche questo metodo non è adatto alla pasta ripiena, perché la farcia inumidirebbe la sfoglia, oltre a contenere ingredienti che non si seccano e andrebbero a male.

Questo invece è il metodo perfetto per la pasta ripiena. Far bollire l'acqua con un po' d'olio, immergere la pasta e scolare appena viene a galla. Mettere ad asciugare su un panno, poi conservare in frigo in un contenitore forato, e comunque consumare in un paio di giorni.