Oggi è la giornata mondiale del risparmio energetico, e mai come quest’anno la questione risparmio legata ai consumi è sentita. Viene chiesto un po’ a tutti di risparmiare e di essere più efficienti, ma questo non è facile: da un lato il costo dell’energia cresce e costringe molte famiglia a fare pesanti sacrifici, dall’altro gli elettrodomestici più efficienti permettono di risparmiare ma hanno un costo decisamente più elevato.

A dirci quanto consuma un elettrodomestico ci pensano le etichette energetiche, e proprio facendo un confronto tra le vecchie etichette energetiche e le nuove etichette abbiamo cercato di calcolare quanto si risparmia acquistando oggi un elettrodomestico efficiente per sostituire un prodotto che magari funziona ancora, ma è datato e consuma di più.

Da una serie di analisi abbiamo visto che in quasi tutti i casi, che si tratti di lavatrici, asciugatrici e forni, il risparmio c'è ma in termini economici è impercettibile. Siamo davanti a prodotti più efficienti, ma vengono utilizzati comunque con modalità “spot”, quindi una volta al giorno o due volte al giorno.

Calcolando un doppio lavaggio di piatti, o una lavatrice al giorno, anche acquistando oggi i migliori modelli nella migliore delle condizioni si arriverebbe a risparmiare una cifra vicino ai 10 euro, poco per poter giustificare un investimento se il prodotto funziona ancora.

Discorso diverso invece per quanto riguarda i frigoriferi: ci troviamo di fronte all’elettrodomestico che ha il maggior impatto sul consumo di una casa, essendo anche l’unico che sta acceso 24 ore al giorno.

Nel 2021 sono cambiate le etichette energetiche per i frigoriferi, e se facciamo un confronto tra le vecchie classi e le nuove classi guardando esclusivamente all’indice di efficienza energetica sembra che non ci siano stati grossi cambiamenti.

In realtà il cambio nel modo in cui vengono calcolate queste classi ha portato frigoriferi che prima erano in classe A+, quindi con un consumo di 240 kWh all’anno, a diventare con le nuove etichette dei veri classe F.

Un frigorifero side by side della SMEG, che veniva venduto fino a due anni fa come prodotto di classe A, ha un consumo di 471 kWh e un impatto sulla bolletta annuale per circa 170 euro. Oggi sarebbe in classe G.

Le etichette, essendo standard, hanno una serie di parametri prefissati per la misurazione, pertanto il consumo reale potrebbe essere leggermente diverso e varia anche a seconda delle volte in cui viene aperto il frigorifero e dalla quantità di cibo che c’è all’interno.

Possiamo tuttavia fare un confronto di massima partendo proprio dalle vecchie tabelle che si riferiscono ad un frigo-congelatore di libera installazione con sistema di raffrescamento di tipo statico, da 300 litri, di cui 200 per cibi freschi e 100 per cibi congelati.

Ecco quanto consuma il frigorifero "modello" con le vecchie classi energetiche, se consideriamo come prezzo dell’energia l’attuale 0,293 €/kWh indicato dall’Arera ed ipotizzando una tariffa mono-oraria, al netto delle imposte e delle spese di trasporto.

Ecco invece il consumo dei frigoriferi utilizzando le nuove classi energetiche, quelle in vigore oggi

Per facilitare il calcolo abbiamo creato questa tabella che, partendo dalla classe dell'attuale frigorifero, ci dice più o meno quanto si andrà a risparmiare ogni anno se si passa ad un nuovo frigorifero, a seconda ovviamente della classe di destinazione.

Per capire quanto si può risparmiare passando ad un nuovo frigorifero basta guardare alla riga che corrisponde alla classe attuale del proprio frigorifero e cercare la classe del nuovo frigorifero. Il valore della cella restituirà più o meno il risparmio annuale.

C’è tuttavia un altro elemento che più può calcolare e che deve essere preso in considerazione: il frigorifero nuovo costa, e il costo dipende anche dalla classe.

Abbiamo preso un modello Samsung come riferimento, il BRB26705, perché è un frigo congelatore da incasso che ha una capienza di 270 litri, ed è quindi molto vicino come specifiche al frigorifero tipo che abbiamo usato per le tabelle sopra. L’altra particolarità di questo frigorifero è la disponibilità di ben 4 diverse versioni che differiscono quasi esclusivamente nella classe energetica, e quindi nel prezzo: BRB26703CWW, BRB26705DWW, BRB26705EWW e BRB26705FWW.

In questa tabella abbiamo messo in relazione lo street price dei diversi modelli, il loro consumo da etichetta energetica e il costo di gestione annuo per questi modelli. Quando diciamo che sono simili ci riferiamo ovviamente alle dimensioni: i motori e le coibentazioni sono differenti e giustificano il risparmio in termini di energia.

Abbiamo creato anche questa tabella perché volevamo vedere se l’acquisto di un frigorifero classe C oggi, rispetto ad un classe F, possa portare ad un risparmio consistente.

In realtà, come si può vedere, c'è un costo da sostenere per acquistare i modelli meno dispendiosi energicamente e questo costo viene ammortizzato in circa 10 anni, che è comunque la durata media di un frigorifero.

La conclusioni sono abbastanza ovvie: chi ha un frigorifero che secondo le vecchie tabelle energetiche stava in una classe bassa, B, C o D, acquistando oggi un nuovo frigorifero risparmia ogni anno parecchio, anche più di 60/70 euro.

L’unico dubbio viene quando si tratta di scegliere il nuovo frigorifero da acquistare: i più parsimoniosi oggi costano quasi il doppio dei modelli in classe F o E, eppure le differenze in termini di consumi, con le nuove classi, sono marginali.

Se si fa un discorso puramente etico, quindi non legato al risparmio economico ma all'ambiente, sarebbe bene indirizzarsi verso un modello in classe bassa, anche se serviranno anni per recuperare le poche centinaia di euro che comunque sono richieste oggi per un classe C/D rispetto ad un E/F. Altrimenti è bene fare una media: scegliendo un classe D/E si risparmia qualcosa e si consuma comunque meno.

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