Progettare una nuova era: le delegazioni straniere al Fuorisalone 2022

2022-06-03 20:50:50 By : Mr. Willie Huang

Decostruire e ricostruire il processo creativo e produttivo, mostrando una nuova narrativa più umana e sostenibile. È il messaggio delle rappresentanze estere alla Design Week di Milano

Provocatorie e concrete le collettive straniere presenti al Fuorisalone 2022 condividono il desiderio di utilizzare un buon design per costruire una comunità più sana. Per renderlo ‘buono’ cavalcano un’inversione di rotta nei processi produttivi con nuove funzioni e materiali a favore di sistemi economici e sociali più umani. Celebrano la natura con una profonda consapevolezza delle risorse naturali nel il rispetto dell’ambiente. E mostrano una lettura innovativa delle tradizioni per guardare al futuro. Quello a cui assistiamo, lungo una panoramica ricca e variegata, è una nuova industria creativa lungimirante che attinge dal ricco patrimonio locale per esprimersi con un linguaggio formale internazionale, volto a formare una nuova cultura del design.

La mostra ‘Again, From The Earth’s Foundation’, presso la Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, vede la collaborazione di tre grandi nomi del design italiano come Michele De Lucchi, Mario Trimarchi e Francesco Faccin con i tre maestri artigiani coreani Gangyong Park, Hyungkun Lee e Sungj. Coinvolti dal Ministero della Cultura, Sport e Turismo della Repubblica di Corea insieme a KCDF - Korea Craft Design Foundation -, ciascuno ha interpretato l’estetica coreana ispirato dal concetto di Sobak – ‘stato naturale o grezzo senza alcun tocco umano” o ‘stato originario’ -, con l'obiettivo di creare nel pubblico empatia con la natura. Sono in tutto 100 le opere esposte che comprendono quelle create dai designer italiani con gli artigiani (3 opere di De Lucchi, 5 di Trimarchi e 3 di Faccin) e quelle di 14 artisti coreani realizzate con metalli, tessuti, legno, vetro e Hanji (la tradizionale carta coreana), per mostrare l'essenza dell'artigianato coreano con la direzione artistica di Shin-jae Kang.

Una rosa di eccellenze anglosassoni accompagna il debutto di Padiglione Brera nel chiostro cinquecentesco maggiore del complesso di San Simpliciano. In mostra, le aziende britanniche Case Furniture, con gli inediti disegnati da Matthew Hilton – il tavolo alto da bar Dulwich e il pieghevole Marlow -; SCP, con le novità di Philippe Malouin e Ilse Crawford & Oscar Peña – imbottiti Puffer e Bruno -, insieme alle best collection 2021; e Very Good & Proper, che presenta Latte, la prima sedia al mondo realizzata con il nuovo bio-composito ecologico di Trifilon, design AC/AL, accoppiata al tavolo Canteen Outdoor ad alto contenuto di sostenibilità. C’è anche la neozelandese Resident, che propone una ricca varietà di tipologie arredative, illuminazione compresa, firmate da Simon James, Tim Rundle, Cheshire Architects, Jamie McLellan. Sono presenti poi designer di fama internazionale, come Barber & Osgerby, che festeggiano il 25° anniversario del tavolino Loop, presente nelle collezioni permanenti del Victoria & Albert Museum di Londra e del Metropolitan Museum of Art di New York, prodotto da Isokon per l’occasione nella speciale versione blu. E Jasper Morrison, che per la stessa azienda ha realizzato Iso-Lounge, sedia in legno di estrema semplicità formale, ma di massima performance tecnica.

‘Matter by Norwegian Presence’, presentata da Design and Architecture Norway (DOGA) alla Galleria Milano di Brera, è un inno alle generose risorse naturali che i paesaggi selvaggi norvegesi offrono e al contributo determinante che questi hanno svolto nell'evoluzione della cultura del fare del Paese. Ma la mostra intende anche celebrare quei fattori che definiscono oggi il design norvegese, come l'onestà del materiale, le pratiche sostenibili, l'estetica ispirata alla natura e il pensiero creativo costruttivo. Racconta Cecilie Molvær Jørgensen, direttrice della mostra: “Negli ultimi anni una nuova generazione - e con essa una nuova serie di idee - è entrata nella scena del design norvegese. Sono più sperimentali, più coscienziosi, più giocosi nella loro espressione, e i produttori norvegesi più audaci stanno seguendo l'esempio. Insieme, guardano al futuro, determinati a plasmarlo”. Il progetto è curato e progettato dallo studio creativo di Oslo Kråkvik & D'Orazio.

‘House of Switzerland’ è ospitata dalla Casa degli Artisti, in un’area di 1250 mq nel cuore del Brera Design District. Il giusto spazio per una proposta ampia che presenta una nuova generazione di designer svizzeri, in collaborazione con la Fondazione svizzera per la cultura Pro Helvetia, e abbraccia istituzioni come ECAL – University of Art and Design Lausanne, ETH Zürich, HEAD – Genève, University of Art and Design, HSLU Lucerne University of Applied Sciences and Arts, l’Istituto Svizzero, e partner privati come De Sede, Embru, Lichtprojekte, Röthlisberger, Seleform e Schindlersalmeron. Si alternano idee innovative, inclusive e sostenibili proiettate verso il futuro, come materiali realizzati con gli scarti della produzione di birrifici svizzeri o biciclette completamente ripensate per uno sguardo diverso sulla mobilità su due ruote. E poi, riflessioni sui cambiamenti climatici attraverso due tecniche di produzione tessile, e su cosa significhi il termine ‘decrescita’ per la disciplina del design.

Nella storica sede di Palazzo Francesco Turati, ‘Masterly-The Dutch in Milano’ celebra la sua sesta edizione, sempre sostenuta dall’Ambasciata e dal Consolato Generale del Regno dei Paesi Bassi in Italia. Tra i selezionati da Nicole Uniquole, curatrice e fondatrice dell’evento, ci sono le nuove realtà della scena olandese: il brand di mobili e imbottiti Studio Lawrence, Atelier Robotiq con le sue lampade eteree in fibra sintetica, Marco Lopulalan e i suoi vasi di vetro realizzati recuperando una tecnica artigianale olandese risalente agli anni ’20. Il lavoro di 75B, uno studio di Rotterdam che, reinterpretando in chiave moderna il tema dello stendardo, realizza una serie di arazzi dedicati alle città italiane, scegliendo con acutezza e ironia i simboli caratteristici di ognuna di loro. E poi, le vernici green di Cooloo, azienda che ha sposato il modello dell’economia circolare, e il nuovo progetto di Claudy Jongstra, Weved, con il quale l’artista e designer recupera la tradizione manifatturiera della lavorazione della lana, pressoché scomparsa in Olanda, e realizza i primi due prodotti sviluppati in collaborazione con Regained, nuovo marchio di social design e con Studio Floris Schoonderbeek.

'New Times/Tempi nuovi (Made in Slovenia)' è presente nella sede di TORTONA ROCKS, in Via Tortona 31 con una serie di prodotti che intendono rompere le abitudini sociali consolidate. Una critica ai sistemi economici e sociali esistenti e una diversa prospettiva sulla produzione che propone nuovi usi, funzionalità e materie, per ambienti e società più sani. Sottolineando il valore di combinare lavoro digitale e manuale. I progetti, in tutto 22, sono stati selezionati, attraverso un bando di partecipazione, da un comitato di esperti: il designer Luka Stepan, la designer Ana Kyra Bekš, l’architetto e designer Primož Jeza, la curatrice per l’architettura e il design Maja Vardjan e l’architetto e responsabile del programma CzK Mika Cimolini. Tra gli altri, decisamente provocatoria la “sedia da un milione e mezzo” di Primož Jeza, realizzata con banconote sminuzzate, che tratta il denaro come un materiale di scarto. La mostra è organizzata in collaborazione con il Centro per la Creatività/MAO, il Ministero degli Affari Esteri, il Ministero della Cultura della Repubblica di Slovenia e l’Ambasciata della Repubblica di Slovenia in Italia.

È il sughero il grande protagonista della mostra ‘MADE IN PORTUGAL naturally’, alla Tortona Design Week, in via Tortona 30. Curata dal designer franco-portoghese Christophe de Sousa, in un'area speciale coordinata dal designer Toni Grilo, l’esposizione esalta le qualità sostenibili in termini di economia circolare e le infinite possibilità d’applicazione di questo materiale, grazie anche all’abilità degli artigiani portoghesi. L’appuntamento, promosso da APIMA (Associazione Portoghese del Mobile e delle Industrie Affini) e AICEP, è anche una selezione esclusiva dei migliori prodotti portoghesi per l'home design e l'interior design, e coinvolge oltre 40 brand e tipologie, tra cui mobili, biancheria da letto, tessuti per la casa, posate, ceramiche, illuminazione e tappeti.

Esplorare nuove soluzioni progettuali che rinnovino l’heritage culturale e i diversi genius loci. È l’invito che FROMM., nuova piattaforma nata in Qatar dedicata al furniture design, rivolge a giovani nuovi talenti e interior designer locali, con l'obiettivo di connettere cultura e design, artigianato e produzione. Guidata da Alia Rachid, fondatrice del network, la collettiva presenta, nello showroom di Via Savona 35, la Shurouq Collection: concepita e disegnata a Doha, sviluppata a Milano, prototipata in Brianza e prodotta laddove nel mondo risiede il miglior know-how. Come hub di innovazione e formazione, FROMM. estende il proprio raggio d’azione all'intera catena del valore del design, dalla produzione alla distribuzione, indifferentemente dalle latitudini, purché vi si trovi l’eccellenza. Così nascono i sette prodotti disegnati da Shua'A Ali e Maryam Al Suwaidi che compongono la collezione, ispirati a stilemi del del patrimonio culturale e alla alla natura del suo territorio reinterpretati attraverso l’innovazione.

Sperimentare nuovi stili dell’abitare contemporaneo? Prende vita nel cuore del centro storico milanese, in via Zebedia 5, ‘Appartamento Spagnolo’, un progetto di Made in Spain realizzato da Frederik De Wachter e Alberto Artesani, di DWA Studio Design, che si pone l’obiettivo di tradurre l’innovazione in quotidianità all’interno di un intero spazio domestico. Nasce così un dialogo tra un sistema architettonico classico e scelte progettuali avanzate e funzionali finalizzate a creare un ambiente abitativo fluido e continuo. Una vera e propria temporary house aperta al pubblico nata da un’idea di ICEX ESPAÑA, Istituto Spagnolo per il Commercio Estero, in collaborazione con Elle Decor Italia, che vede il coinvolgimento di 12 aziende spagnole del furniture design. Approfondiscono l’argomento due talk. ‘Italia – Spagna: il punto di vista sul design’, conversazione tra Livia Peraldo Matton, direttore di Elle Decor Italia, Maria Peña CEO di ICEX ESPAÑA e l’architetto Patricia Urquiola (il 9 giugno alle 12.00). E ‘Appartamento Spagnolo, dal design all’interior’, focus di confronto tra Paola Carimati, giornalista Elle Decor Italia, Alberto Artesani e Frederik de Wachter (DWA Studio design), con l’intervento di Xavi Calvo, Direttore Valencia Design Capital World 2022 (il 10 giugno alle 12.00).