I nuovi divani moderni visti alla Design Week di Milano | Elle Decor

2022-06-24 18:46:37 By : Ms. Nancy Guo

Più fluidi e flessibili, gli imbottiti dalle forme accoglienti sono ripensati secondo criteri di circolarità

Riconfigurare lo spazio living a proprio piacimento con soluzioni che rispondano alle nuove necessità dell’abitare e del Pianeta. I divani presentati al Salone del Mobile 2022 creano un paesaggio domestico vocato al benessere che include etica e rispetto dell’ambiente. Anzi, forme e fattezze sono forgiate in funzione di una produzione sostenibile, riuscendo a ottenere un’estetica senza tempo grazie a lavorazioni sempre più innovative. Strutture e imbottiture si adeguano ai tempi e sono riciclati e riciclabili, ciascun pezzo è studiato all’interno di un circuito di economia circolare. Quindi facilmente disassemblabile in ogni singola parte, prediligendo materiali di seconda vita in grado di stabilire nuovi parametri percettivi e qualitativi. E anche le riedizioni di pezzi storici vanno in questa direzione, adattati ai criteri produttivi odierni. Il comfort, decisamente più informale, non ne è minimamente compromesso. Le cuscinature diventano intelligenti, perfezionate nella loro sofficità per alzare gli standard di comodità e accoglienza. Liberi di muoversi su formazioni modulari diverse e moltiplicabili.

L’elemento fondamentale nel divano Standalto, progettato da Francesco Binfaré per Edra, è il ‘cuscino intelligente’. Grazie a un sistema di snodi interno, schienale e braccioli perdono qualsiasi rigidità e risultano modellabili a piacere con una semplice e lieve pressione; il tutto, stando comodamente seduti, adattandosi alle necessità del momento. Il comfort è amplificato da una straordinaria morbidezza dei cuscini grazie all’imbottitura formata da un mix tra piume e Gellyfoam, insieme all’ampiezza di schienali e sedute. E proprio la varietà di forme e profondità delle sedute dà la possibilità di realizzare differenti composizioni: lineari, angolari pure, angolari aperte o a pianta libera. Studiato e messo a punto anche il tessuto ideale: morbido, delicato al tatto e allo stesso tempo corposo e resistente.

Con Riace i fratelli Ronan & Erwan Bouroullec omaggiano i famosi Bronzi e disegnano per Magis un divano dalle forme scultoree e sinuose, con linee e volumi a contrasto. Un rigore dinamico definito da una struttura esile in bronzo bianco che mantiene, come fossero sospesi, un’ampia seduta e lo schienale imbottiti. Audace e versatile, Riace si inserisce con disinvoltura sia in ambienti domestici che contract, con rivestimenti in tessuto che cambiano in base agli arredi.

Il divano Azul appartiene alla capsule collection firmata da Paola Navone - OTTO Studio e presentata durante il Salone del Mobile 2022. La designer rielabora la tradizione del marchio Turri lavorando sulle proporzioni e sulle dimensioni, sperimentando materiali e finiture. Protagonista è il blu lapislazzulo, intenso e raffinato, elemento ricorrente di tutta la collezione realizzato con una qualità impeccabile grazie alla maestria artigianale dell’azienda. Il divano Azul ha una forma tradizionale e mostra un macro intreccio in velluto blu, fatto rigorosamente a mano, che evoca le lavorazioni della moda. L’impatto visivo è una trama ortogonale e ordinata che rivela tutta la sua morbidezza a chi ne gode.

Tacchini riporta in scena il divano modulare Le Mura firmato da Mario Bellini nel 1972, non semplicemente rieditandolo, ma rivisitandolo a quattro mani con il designer secondo un’ottica sostenibile (anche nella foto in apertura). Un prodotto intramontabile, ispirato alle cinte murarie dell’antichità, la cui cifra stilistica è ora esaltata da nuovi materiali e rivestimenti. Mantenendo intatta l’estetica originale, l’azienda ha infatti adattato i disegni alla tecnologia manifatturiera odierna, avvalendosi di tecniche produttive di ultima generazione. Con un intervento rivolto all’utilizzo di materiali performanti e contemporanei, che hanno migliorato il comfort della seduta, rendendola particolarmente accogliente. Pronto ad adattarsi a spazi e ambienti differenti, anche piccoli.

In Anorak, disegnato da Patricia Urquiola per Moroso, è la vestibilità a definire un nuovo modo di vivere e pensare la seduta imbottita. Per questo sistema modulare il rivestimento è concepito come un abito e il divano stesso come un corpo da vestire. L’intuizione arriva da un modello di giacca imbottita con cappuccio caratterizzato dalla presenza della sola apertura per la testa, l’annoraaq degli Inuit della Groenlandia Occidentale. Svestito, Anorak rivela i suoi componenti disassemblabili in ogni singola parte, non fissati alla struttura ma sistemati in modo da poter essere sfilati e separati con facilità per seguire il proprio ciclo di vita. I materiali provengono al 100% dal riciclo industriale e i tessuti - nylon, maglina e ciniglia di poliestere - sorprendono per forza estetica, morbidezza alla mano e vividezza dei colori, dimostrando come l’esperienza di un filato riciclato sia oggi paragonabile a quella di una fibra naturale.

Alla sua prima collaborazione con Cassina, Antonio Citterio crea Esosoft, sistema di imbottiti composto da un esoscheletro in alluminio che sostiene una scocca organica, accogliendo al suo interno i cuscini. Otto moduli da vivere come divani singoli oppure combinati per formare composizioni angolari, dalla forte flessibilità. La forma richiama gli anni ‘60 ed è ottenuta con tecniche produttive contemporanee grazie al lavoro di Cassina LAB, che ha implementato materiali circolari come il poliuretano per la schiumatura, con una percentuale di polioli derivanti da fonti biologiche, e l’ovatta di PET riciclato per i cuscini e cuscinature. “È il primo passo di un cammino che ci porterà ad una circolarità totale dei prodotti usati nel settore dell’arredamento,” dice l’architetto e designer Antonio Citterio.