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Minaccia di morte la ex compagna sul posto di lavoro a Napoli. È accaduto nella serata del 20 giugno, quando la Centrale operativa ha segnalato agli agenti del Commissariato San Ferdinando la presenza di una persona molesta.
I poliziotti – impegnati in un cotrollo del territorio – hanno raggiunto il lugo della segnalazione in via San Mattia angolo via Speranzella. Hanno trovato lì un uomo in evidente stato di agitazione. Lo hanno portato alla calma con l’aiuto di una pattuglia del Commissariato Montecalvario.
Gli agenti hanno accertato che l’uomo aveva minacciato di morte la ex compagna e lo aveva fatto sul posto di lavoro della donna.
L’aveva minacciata brandendo una pistola giocattolo, poi rinvenuta e sequestrata. Gli agenti hanno identificato l’uomo in un 51enne di Napoli e lo hanno denunciato per atti persecutori.
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Sequestrato opificio abusivo a Melizzano, all’interno del sito avveniva la lavorazione del marmo. I Carabinieri della Stazione Forestale di Telese Terme hanno sequestrato preventivamente un opificio di cica 235 metri quadrati e dei macchinari al suo interno. Il sequesto è di iniziativa della Polizia Giudiziaria. Successivamente la Procura della Repubblica di Benevento ha convalidato il sequestro.
A scaturire il provvedimento convalidato dalla procura le attività produttive che esercitava il proprietarario dell’opifico senza i titoli autorizzativi.
In particolare i Carabinieri hanno accertato l’assenza dell’autorizzarione alle immissioni in atmosfera. Mancava ancora la documentazione relativa allo smaltimento dei rifiuti – anche pericolosi – e che in parte risultavano presenti nella struttura.
All’interno dei locali, dove avveniva il taglio della pietra e la lucidatura, non vi erano sistemi di captazione e convogliamento e allontanamento delle polveri del marmo. Si tratta di una importante precauzione prevista dalla legge al fine di tutelare la sicurezza e la salubrità degli ambienti di lavoro.
Davanti a tali riscontri i militari dell’Arma hanno così denunciato il titolare dell’opificio. Dovrà, infatti, rispondere della violazioni relative al Testo Unico Ambientale (TUA) relative alla gestione di rifiuti non autorizzata ed emissioni irregolari in atmosfera.
I Carabinieri Forestali fanno sapere, inoltre, che i controlli proseguirannno in maniera capillare sul tutto il territorio a salvaguardia dell’ambiente e della salute
La misura precautelare disposta dalla polizia giudiziaria in sede di indagini preliminari, verrà sottoposta alla convalida dell’Autorità Giudiziaria. Contro il provvedimento sono ammessi mezzi d’impugnazione. Le persone coinvolte sono da ritenersi sottoposte alle indagini e quindi innocenti fino a sentenza definitiva.
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Primo arresto per la neonata Compagnia Carabinieri di Caivano. Andata in funzione questa mattina ma già capillare sul territorio.
Non hanno perso certamente tempo i militari dell’Arma. I Carabinieri dell’appena constituito Nucleo Operativo e Radiomobile – insieme ai loro colleghi della locale Stazione – hanno arrestato per detenzione di droga ai fini di spaccio un 26enne del Parco Verde.
L’uomo – già noto alle forze dell’ordine – era tra i palazione del complesso popolar. Proprio li Carabinieri lo hanno controllato e trovato in possesso di 27 dosi di crack e 40 euro, ritenutio provento illecito.
Il 26enne aveva con se anche un microtelefono. È ora ristretto ai domiciliari in attesa di giudizio attraverso il rito direttissimo.
Da Tenenza a Compagnia cambia solo il nome resta lo stesso però l’impegno sul territorio. L’arresto di poco fa ne è testimonianza.
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Arrestato a fiumicino latitante 33enne elemento di spicco del clan Amato-Pagano. Un altro colpo inferto al clan Amato-Pagano questa mattina presso l’aeroporto di Fiumicino.
Gli agenti della Squadra Mobile di Napoli e i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Napoli – a seguito dell’estradizione dagli Emirati Arabi Uniti eseguita dal Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia – Divisione Interpol – hanno eseguito due distinte ordinanze di custodia cautelare in carcere.
Destinatario delle misure Mauriello Raffaele, classe1989, ritenuto dagli in elemento di spicco del clan “Amato-Pagano”. L’uomo è gravemente indiziato di omicidio aggravato dal metodo mafioso e porto abusivo d’armi.
A seguito di un indagine diretta dalla Direzione Distrettuale Antimafia e svolta dalla Squadra Mobile di Napoli,l’indagato è ritenuto gravemente indiziato dell’omicidio di Castello Andrea.
Il fatto di sangue avvenne il 14 marzo 2014 a Casandrino (NA), nell’ambito della guerra intestina agli Amato-Pagano nota come faida tra i Maranesi e i Militesi.
Per tale vicenda Raffaele Mauriello risulta destinatario della misura coercitiva emessa il 27 settembre del 2018. In quel frangente si sottrasse all’arresto e divenne latitante rifugiandosi a Dubai.
Il 5 dicembre del 2020, un ulteriori attività investigativa – diretta sempre dalla DDA partenopea e svolta dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Napoli – ha portato all’emissione di un’altra ordinanza di custodia cautelare emessa nei confronti dell’indagato.
Gli inquirenti lo ritengono responsabile anche dell’omicido di Capasso Fabio avvenuto il 21 dicembre del 2011. Anche in questo caso nell’ambito di una faida interna al cartello criminale dei cosiddetti Scissionisti.
Fondamentale per ricostruire la rete di fiancheggiatori nel territorio degli Emirati Arabi Uniti la decriptazione dei sistemi di messaggistica “Enccrochat” e “Sky ECC”. Tale attività hanno fornito elementi certi per la cattura del latitante, avvenuta l’agosto scorso.
A svolgere il lavoro di decriptazione la Squadra Mobile di Napoli in collaborazione con il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia – Divisioni Interpol ed Europol.
I provvedimenti eseguiti sono misure cautelari. Contro di esse sono ammesse impugnazioni. Il destinatariè un apersona sottoposta ad indagini preliminari ed è quindi presunta innocente fino a sentenza defintiva.
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Rubò un rolex ad un turista inglese che passeggiava con la moglie lo scorso aprile. il 30 giugno mattina gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Napoli hanno eseguito una ordinanza di custodia cautelare in carcere. Ad emettere il provvedimento il Gip del Tribunale di Napoli su richiesta della locale Procura.
Destinatario del Provvedimento G. S. un 31enne di Napoli. L’indagato è ritenuto gravemente indiziato del reato di rapina e lesioni aggravate.
Il provvedimento è scattato al termine delle indagini condotte dalla Squadra Mobile a seguito in relazione alla rapina avvenuta nei pressi di piazza Mercato il 13 aprile scorso.
L’indagato – secondo gli iquirenti – avrebbe con un complice aggredito un turista inglese che passeggiava con la moglie e avrebbe gli sottratto un orologio rolex. Poi l’indagato si sarebbe allontanato a bordo di uno scooter.
Le attività d’indagine svolte hanno consentito di ricostruire la dinamica dei fatti. Hanno altresì permesso di individuare nell’indagato il presunto autore materiale della rapina in concorso con altre persone non ancora identificate.
Il provvedimento eseguito è un a misura cautelare. Contro di essa sono ammesse impugnazioni. Il destinatario è una persona sotto indagine preliminare ed è quindi presunta innocente fino a sentenza definitiva
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Terrorizza i negozianti e ferisce un commerciante. Dovrà rispondere di lesioni aggravate e danneggiamento un 22enne ghanese già noto alle forze dell’ordine, arrestato dai Carabinieri di Bagnoli.
F.O.K. è entrato in un negozio di via Caravaglios a Napoli e aggredito senza motivo il titolare. Subito dopo un’altra incursione nel negozio accanto dove ha spaccato una vetrina. Con un frammento di vetro ha ferito il titolare. I Carabinieri – giunti sul posto – hanno bloccato il 22enne.
F.O.K. è ora in attesa di giudizio ristretto nella camera di sicurezza della Caserma. Per il negoziante, il personale medico dell’Ospedale San Paolo ha prescritto 21 giorni di prognosi per una “ferita da taglio al gluteo sinistro e contusioni multiple per il corpo”.
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Sospeso bar a Pozzuoli per 5 giorni. Il decreto di sospensione ai sensi della ex articolo 100 del Testo Unico Pubblica Sicurezza (TULPS) lo hanno notificato i Carabinieri di Pozzuoli ad una 34enne del posto.
Ad emettere il provvedimento il Questore di Napoli su propsosta dei militari dell’Arma.
Secondo quanto riscontrato dagli stessi Carabinieri, durante svariate verifiche pianificate sul territorio, l’attività sarebbe ritrovo abituale di pregiudicati
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