Parte del gruppo Aqseptence Group lancia il filtro pressa più grande al mondo
Cinque metri per cinque per rendere la separazione solido-liquido e lo stoccaggio degli scarti più semplici
È il 30 novembre 2021. Diemme® Filtration, azienda appartenente al gruppo tedesco Aqseptence Group, dal suo quartier generale di Lugo, presenta in diretta streaming il lancio del filtropressa più grande e innovativo del mondo. La macchina GHT5000F-Domino: dove la taglia delle piastre filtranti (cinque metri per cinque metri) è la più grande disponibile sul mercato per i processi di separazione solido-liquido. Innovatori? Sì, rendendo i processi più sostenibili.
LA STORIA Diemme® Filtration è, da oltre 50 anni, impegnata nella progettazione e fornitura di macchinari per la disidratazione dei fanghi con un forte orientamento verticale per la customizzazione degli impianti in base all'esigenza del cliente e del suo settore di intervento. Puntando subito su una tecnologia come il filtropressa e su una gamma di ispessitori l'azienda ha saputo sviluppare, grazie al know-how specializzato e rodato sulle richieste provenienti dai mercati di riferimento, un ampio e declinato parco di prodotti, sia per caratteristiche che per design e, non certo ultime, a livello di dimensioni. La domanda, spiega l'ingegner Andrea Pezzi, viene da un'industria molto larga e consistente; storicamente Diemme® Filtration risponde al settore del trattamento acque industriali, chimico, cave, ma anche all'oil&gas, energetico e food&beverage. Negli ultimi 15-20 anni, però, una forte percentuale di richiesta è venuta dall'industria mineraria e metallurgica (quasi il 90% del fatturato odierno di Diemme® Filtration). Una capacità di sbocco, nel complesso, che sicuramente deriva dalle risorse umane dell'azienda, che, qualificate e intraprendenti, hanno saputo sviluppare idee e portarle alla realizzazione. Ufficio tecnico, reparto progettazione, ma anche la divisione ricerca e sviluppo hanno permesso di raggiungere innovazione e tecnologie che posizionano l'azienda ai vertici nel proprio settore e permettono ai suoi clienti un utilizzo strategico dei macchinari. Laboratorio e testing hanno perciò preceduto lo sviluppo, avvenuto nel corso degli ultimi tre anni, di impianti dotati dell'IIoT e di conseguenza capisaldi di una transizione 4.0 del tessuto industriale. Infatti proprio di quest'ultimo Diemme® Filtration ha saputo raccogliere l'esigenza: il settore minerario aveva bisogno di ottimizzare i processi, monitorare meglio l'operatività degli impianti. Ma non solo. Ed ecco il vero volto innovativo di Diemme® Filtration, che alla fine si traduce nel contributo a un ecosistema lavorativo molto più sostenibile. Il problema che si registrava essere sempre più in aumento - e che non smette di esserlo, se non fosse per i passi compiuti da quest'azienda - era lo smaltimento degli scarti provenienti dalle miniere, i cosiddetti "tailings" (code) generati dalla lavorazione delle rocce. Da qui GHT5000F Domino, il filtropressa più grande al mondo.
POST ESTRAZIONE SMALTIMENTO RESTI MINIERE, UN PROBLEMA IMPORTANTE Quando viene estratto il metallo di interesse, sia questo il rame, lo zinco, il nichel o l'argento, ciò che ne rimane diventa un problema. Soprattutto se si considera il fatto che la maggior parte dei processi di realizzazione dei metalli avviene a umido, con un'ingente richiesta di acqua. Gli scarti finali sono dunque fanghi contenenti particelle solide fini (es. argille) di poco valore (talvolta inquinanti). Tutto questo, di normale prassi, aveva una destinazione: lagune artificiali che portano via spazio prezioso, ma, cosa ancor più rilevante, le cui rive rischiano di sfaldarsi per l'accumulo dei materiali carichi di acqua a diretto impatto - per non dire disastro - sull'ambiente circostante. Uno degli ultimi avvenimenti di questa portata ha coinvolto il Brasile, dove la rottura di un argine ha provocato 325 vittime, e portato a un'ulteriore stretta in materia di gestione e stoccaggio tailings. Questa storia (come - purtroppo - tante altre) ha fornito un'ulteriore spinta a Diemme® Filtration per sviluppare e promuovere la propria tecnologia per poter ridurre l'impatto di questi lagunaggi ottimizzando anche l'operatività degli impianti. LA SOLUZIONE LA RICHIESTA VIENE OTTIMIZZATA E SI SALVAGUARDA LA SICUREZZA I macchinari sviluppati da Diemme® Filtration, essendo più grandi del normale, permettono all'attività che ne fa uso di ottimizzare la richiesta in termini di numero di macchine necessarie (dieci grandi piuttosto che 50 piccole, per esempio). Diversi e numerosi i vantaggi da questo punto di vista: i filtri pressa di cinque metri sono in grado di riciclare e recuperare una quantità ingente di acqua separata, consentendo di conseguenza uno stoccaggio solido, compatto e non più fangoso, e assicurando l'ambiente dal rischio di inondazioni. Grazie a Diemme® Filtration la miniera può prolungare la sua vita, ma anche l'area che la ospita, una volta chiuso il punto di estrazione, può essere riforestata e rivegetata, perché l'impatto a carico dell'ambiente è stato notevolmente minore rispetto a quello provocato dal lagunaggio. PERÙ PIÙ SOSTENIBILI PER I PROCESSI DI TUTTI I PAESI Innovazione e sostenibilità sono valori portati avanti ovunque, anche in Perù. Grazie alla collaborazione con clienti e partner, oggi il filtro pressa GHT5000F Domino di Diemme Filtration è in viaggio per raggiungere una miniera del Sud America. Un'esportazione che costituisce solo una prima parte del progetto: una volta validata la prima "fase pilota", ne serviranno altre dieci per raggiungere la capacità complessiva dell'impianto. Una svolta per un settore in cui certo non si può parlare di impatto zero, ma in cui si può provare a rendere più sostenibili i processi.
ECONOMIA CIRCOLARE: CON LA START UP B-PLAS SI RISPONDE AL PROBLEMA DEI RIFIUTI INDUSTRIALI GENERARE VALORE: DAI RIFIUTI ALLE BIOPLASTICHE L'approccio innovativo di Diemme Filtration - guardarsi attorno, stare attenti al mercato e mettere a frutto le tecnologie- si è tradotto nell'incontro con un progetto gestito originariamente dall'università di Bologna, denominato B-plas. Il nucleo di questo è la messa a punto di un processo di trasformazione di un rifiuto in un prodotto con valore positivo. Protagonisti sono fanghi di scarto civili e industriali, agroalimentari, biologici che normalmente finivano ai depuratori per il loro trattamento e smaltimento. Il processo sviluppato (un mix di ingegneria chimica, meccanica e biochimica) ha permesso di trasformarli in bio plastica (da cui B-plas). La startup nata dall'impresa, che ha compiuto un anno recentemente, può contare su un team di ingegneri specialisti e processisti che lavorano costantemente a impianti pilota e alla ricerca di nuove possibilità e sbocchi a livello industriale. Quello condotto di concerto con l'Università di Bologna è un progetto affascinante, destinato a generare e trarre valore da un materiale problematico come i rifiuti. Il beneficio? Generare un valore positivo con la bioplastica partendo da uno scarto che ha valore negativo; ma anche ridurne quantità e spazio dei residui grazie alla parte di disidratazione messa a disposizione da Diemme® Filtration, che fornisce la sua tecnologia solido-liquido all'interno del processo. AQSEPTENCE GROUP SRL Via Gessi 16 - 48022 Lugo (RA) www.diemmefiltration.com B-Plas Sbrl - Via Gessi 16 - 48022 Lugo (RA) - www.b-plas.it