Il taglio del nastro in pompa magna, a novembre, aveva lasciato parecchi dubbi ai siciliani che si aspettavano di viaggiare finalmente con l'alta velocità nella rete ferroviaria dell'Isola. Poi i primi dubbi sul Frecciabianca, treno che doveva (sulla carta) collegare velocemente Palermo e Catania. In realtà si trattava di una manciata di minuti, inutile e ingiustificata per un investimento di questo genere.
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