Il museo della Carta a Toscolano Maderno, dagli stracci a un foglio - Lombardia con Viaggiapiccoli

2022-07-08 22:35:50 By : Ms. alice hua

Se dico carta, a cosa pensi? La maggior parte di noi pensa a un foglio. Ma con la carta si fanno un’infinità di oggetti di uso quotidiano, dalle banconote alle cartelle della tombola, fino al cartone con le uova. Per scoprire la magia della carta e soprattutto come si creava un foglio di carta una tappa imperdibile vicino al Lago di Garda (sponda bresciana occidentale) è il Museo della Carta a Toscolano Maderno.

La giornata perfetta (noi l’abbiamo provata) è fare prima il trekking nella Valle delle cartiere, visitare il sito archeologico e l’eco museo, poi vedere il museo.

Il polo Cartario di Toscolano Maderno nasce intorno al 1381, lungo il fiume Toscolano. La data è abbastanza precisa, perché è stato ritrovato un contratto con il comune per l’utilizzo delle acque del fiume e le cartiere esistevano già. Dopo il secolo buio del 1600, la cartiera continua a lavorare e negli anni ’90 del Novecento, la famiglia Marchi, acquista il 75 per cento della cartiera di Toscolano, insieme a Burgo ( 25%). Nel 2007 nasce Cartiere Burgo Spa che diventa il principale produttore nel Sud Europa  di carte grafiche per la stampa.

Nel 2007, nella ex cartiera di Maina inferiore, l’ultima fabbrica che nel 1962 chiuse i battenti, nasce il museo della Carta di Toscolano Maderno.  Il complesso è stato recuperato e riconvertito a museo: il visitatore può osservare l’antico nucleo cinquecentesco ed esplorare la storia della produzione della carta e della stampa dal Medioevo al Novecento. Il tutto immerso nel verde della valle e nelle incantevoli forre, in alcuni punti molto profonde.

Scegliamo di fare una visita guidata (che è compresa nel biglietto e che consigliamo). All’ingresso del museo della Carta di Toscolano Maderno c’è proprio un’opera con tutti gli usi della carta ed è divertente giocare con i bambini a riconoscere più oggetti possibili, come i più nascosti (i rotoli di Scottex o i giornali).

La nostra guida, Marta ci racconta che la “carta è stata inventata in Cina e arriva in Europa tramite i commerci degli arabi con la Spagna dopo l’anno Mille. Come dicevamo a Tocolano Maderno le cartiere esistono già a fine del XIII secolo e, tra la fine del XIV e l’inizio del XV, grazie ai mastri cartai veneti e ai commercianti della Serenissima viene anche esportata in Oriente”.

La visita inizia attraversano idealmente il sentiero delle assi la strada e che fu costruito nel 1870 per portare gli operai dal villaggio alla cartiera e per operai si intendevano uomini, donne e bambini.

Attraversando il ponte inizia il viaggio nel tempo, si entra nella cartiera e si ripercorrono tutte le fasi per creare un foglio di carta.

A Toscolano Maderno, c’erano almeno quattro cartiere: la Cartiere di Maina Inferiore, di Maina superiore, di Gatto e di Quattro ruote (ora qui c’è il parcheggio delle auto). E la carta veniva fatta dai vecchi stracci. La prima fase infatti è la cernita, con la divisione dei tessuti (cotone- canapa-Lino) e il taglio con il falcetto in piccoli quadratini.

Quindi si passa in una delle sale forse più affascinanti del Museo della Carta di Toscolano, la sala della macerazione, dove i pezzettini di stoffa, immersi nell’acqua del fiume venivano lasciati a macerare per circa 20 giorni.

Proprio a causa la peste fu vietata la vendita degli stracci e molte cartiere furono costrette a chiudere.  Dopo la peste del 1630 le famiglie Delaj e Zuanelli comprano le cartiere e le riattivano. In questa sala potete vedere gli stemmi delle due famiglie insieme a quello della Repubblica Marinara di Venezia.

Terza fase. La carta macerata viene schiacciata con il maglio, una vera e propria macchina industriale (macchinari e attrezzature caratteristici della produzione della carta dal XV al XVIII secolo), azionata dalla ruota idraulica e dalla potenza del fiume.  Dal maglio esce un impasto biancastro ( e ancora liquido) che si chiama pisto

Siamo arrivati a un altro momento molto emozionante della visita al museo della carta: la stanza della Tina (una grande tinozza di legno) dove i maestri cartai, con l’aiuto di uno “Staccio” (telaio) e un mestolo davano vita al foglio di carta

Marta compie gli stessi movimenti dei maestri cartai e da una tinozza piena di liquido bianco, fa emergere un foglio di carta. Stupore puro. Ogni foglio è anche contrassegnato da uno stemma, realizzato con un ricamo in fil di rame sul setaccio.

La carta quindi viene poggiata su dei fogli di feltro e portata al torchio, dove viene pressata per far uscire tutta l’acqua residua, acqua ricca di fibre vegetali, che viene recuperata con un secchio e ributtata nella Tina,

I fogli di carta sono pronti, anche se sono ancora ruvidi e porosi vengono stesi ad asciugare.

Penultima fase: la collatura. In un forno di mattoni vengono sciolti gli scarti delle concerie per creare una “colla animale” che riveste il foglio e lo rende  impermeabile . Il foglio, quindi, viene rimesso ad asciugare.

L’ultima fase la lisciatura, che si fa a mano con i cialandrini (pomelli di legno) o con dei magli a testa piatta. I bambini possono provare a lisciare un foglio.

Un plastico ripercorre tutte le fasi di produzione della carta e in una teca si possono vedere i alcuni documenti dell’archivio comunale.

Marta ci ricorda che “per  fare un foglio di carta ci vogliono dai 30 ai 40 giorni”.

Qui finisce la visita guidata. E si continua da soli attraversando tre sale interattive:

La visita termina con una sala dedicata a cartoline d’epoca donate da Andrea Derossi.

Le visite guidate durano circa un’ora e mezza. In autunno- primavera e inverno sono il sabato e domenica 11-12-14-15-16.

Dal 1 luglio al 15 settembre tutti i giorni.

Da aprile a ottobre, il museo è sempre aperto. In inverno solo su prenotazione.

Il museo è gestito dai bravissimi ragazzi e ragazze della cooperativa la Melagrana, che organizzano anche laboratorie e visite guidate per le scuole.

La visita al museo della Crata di Toscolano Maderno è consigliata per tutti i bambini, anche per i più piccoli, che rimarranno incantati nel vedere come nasce un foglio di carta.

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Ilaria Rossi, Pulce in Viaggio

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