A Nera Montoro inaugurato impianto per la bonifica delle acque di falda e il trattamento dei rifiuti liquidi industriali. Il più grande del centro Italia - Terni in Rete

2022-09-16 18:34:08 By : Mr. Dai songhui

Inaugurata ieri mattina , con un taglio del nastro “virtuale”, la piattaforma impiantistica PURIFY per la bonifica acque di falda e il trattamento rifiuti liquidi industriali, la più grande del centro Italia.

AlgoWatt e ATP Project &Constructions, che in Joint Venture hanno sviluppato, costruito e gestiscono il nuovo impianto di Nera Montoro.

L’implementazione di soluzioni industriali sostenibili, come il nuovo impianto realizzato a Nera Montoro  da Purify, rappresenta un importante tassello nel mosaico strategico del Green New Deal nazionale. Un’opportunità importante anche per il territorio umbro e ternano in particolare – si legge in una nota dell’azienda –  che potrà accedere a un nuovo quadro di opportunità e finanziamenti per la trasformazione delle problematiche climatiche e delle sfide ambientali in opportunità per la ripresa del sistema economico, rendendo la transizione equa e inclusiva per tutti.

 Roberto Morassut, sottosegretario all’ambiente ha commentato la realizzazione dell’impianto: “Il Green New Deal  -ha detto – sarà il pilastro della ripartenza dell’economia post Covid: tutelare il nostro territorio vuol dire valorizzare le nostre ricchezze. Il Governo sta stanziando importanti risorse e sta lavorando a una sburocratizzazione delle procedure. In particolare, in tema di bonifiche e risanamento ambientale, abbiamo uno scopo comune: restituire il territorio alle comunità e farlo in tempi rapidi. Dal punto di vista della normativa stiamo lavorando per intervenire sulle debolezze del sistema vigente, con l’obiettivo di superare la lentezza burocratica e velocizzare le procedure di bonifica”.

Alla web conference ha preso parte anche il subcommissario straordinario alla depurazione delle acque, Stefano Vaccari: “In tema di depurazione  delle acque – ha detto Vaccari –   bisogna fare presto e bene: la struttura commissariale sta procedendo per accelerare gli interventi necessari per superare le infrazioni a carico dell’Italia sulla base delle decisioni assunte dalla Commissione europea.

Paghiamo ogni anno circa 60 milioni di euro in sanzioni comunitarie  – ha aggiunto – oggi per completare il lavoro sugli agglomerati in infrazione nelle due procedure arrivate a sentenza definitiva la struttura commissariale ha a disposizione circa 2 miliardi e 176 milioni di euro.In corso d’opera vi sono altre 2 procedure di infrazione, riguardanti oltre 700 agglomerati e dunque abbiamo necessità della migliore collaborazione fra enti, istituzioni e imprese, perché solo operando in sinergia potremo superare il gap accumulato dal nostro Paese su un tema di importanza fondamentale”.

Anche le bonifiche si inseriscono dunque in un processo virtuoso di sostenibilità e decarbonizzazione, per contribuire alla transizione dal modello di sviluppo lineare e basato sul consumo di energia e risorse naturali, a una economia incentrata sull’innovazione della trasformazione, sul recupero, la rigenerazione e il riutilizzo delle risorse naturali e dei beni prodotti.

Gli input dei relatori istituzionali sono stati ripresi dal presidente e amministratore delegato di algoWatt, Stefano Neri, che ha illustrato la nuova identità della società nata dalla fusione di TerniEnergia e Softeco Sismat, con l’obiettivo di affermarsi come punto di riferimento per l’emergente settore delle greentech solutions.

“Digitalizzazione ed elettrificazione sono abilitatori tecnologici della gestione sostenibile delle risorse – ha spiegato Neri -. Si tratta di una visione ormai trasversalmente accettata da istituzioni, mondo industriale e finanziario e che include un gruppo vasto ed eterogeneo di strumenti investimenti e settori. algoWatt ha fatto una scelta chiara di posizionamento: progettare, sviluppare e fornire sistemi di gestione e controllo che integrano dispositivi, reti, software e servizi per digital energy e utilities, smart cities e industrie e, infine, green mobility. Mercati diversi, ma con un focus convergente: la sostenibilità. Mercati legati dall’affermazione del concetto di efficienza e incremento della redditività grazie alle nuove tecnologie: dagli impianti di rinnovabili alla conversione dell’edilizia, dal risparmio di risorse alla protezione della biodiversità, dalla mobilità elettrica alle reti e alle città intelligenti fino alla gestione dei rifiuti. Non si tratta, dunque, di operare solo per ridurre i cambiamenti climatici, ma di creare valore per gli investitori, per i partner industriali, per i territori in un’ottica socialmente responsabile”.

I programmi del Green New Deal, legati al raggiungimento degli obiettivi europei di riduzione delle emissioni e di incentivo agli investimenti, porteranno – sul versante finanziario – a una crescita consistente degli impegni economici italiani per colmare il gap infrastrutturale necessario a raggiungere i target progressivi posti dalla Commissione UE.

La nuova piattaforma impiantistica, autorizzata dalla Regione Umbria, integra due diverse linee di trattamento:

1)       Bonifica acque di falda (TAF) del sito di Nera Montoro (TR), attraverso impianti chimico-fisico e biologico, una barriera formata da 48 pozzi per l’emungimento dell’acqua sottoposta a trattamento e un sistema di monitoraggio composto da 95 piezometri per una capacità complessiva di 438.000 mc/anno.

2)       Trattamento rifiuti liquidi industriali (TRL con una capacità di 58.000 t/anno e due linee di processo: (a) il trattamento biologico a fanghi attivi per la rimozione di nitriti, nitrati e azoto ammoniacale; e (b) il trattamento chimico fisico per flottazione e o evaporazioneper la depurazione delle acque a più alta concentrazione di inquinanti.

L’impianto sorge all’interno dell’ex Polo chimico industriale di Narni, passato per un’esperienza secolare di produzione chimica di base, dove sono ora già in funzione un impianto di trattamento FORSU con biodigestione, recupero energetico e compostaggio con una capacità totale di 36.000 tonn/anno e 4,8 GWh di produzione energetica; ed un impianto per il recupero di PFU (pneumatici fuori uso) della capacità massima di 18.000 ton/anno. L’investimento, pari a circa 9 milioni di euro, rappresenta un esempio di gestione razionale delle risorse e di perfetta funzionalità dell’economia circolare, trasformando un rifiuto, attualmente trattato in altre zone del paese con un dispendio di risorse e un bilancio ambientale negativo, in un’opportunità industriale per il territorio con importanti ricadute anche sul versante occupazionale.

Purify Srl è una joint venture traalgoWatt S.p.A.e ATP Projects and Constructions Srl.

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