Migliaia di persone sono fuggite dai talebani e ora si trovano in Europa o negli Stati Uniti.« Siamo sradicati, persi»
La settimana scorsa un uomo ha bussato alla porta di Mohammad Qasem Razawi nella provincia del Badakhshan, Afghanistan. Portava la notizia che suo nipote, Sohail, era vivo e in buona salute in una casa di Kabul.
Sohail era scomparso quando aveva solo due mesi, il 19 agosto, dopo che la capitale era caduta di nuovo in mano ai talebani, nei giorni furibondi delle evacuazioni dall’aeroporto Karzai.
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