A Barr lo studio di architettura Nara preserva l'atmosfera del luogo e gioca con i contrasti

Un’antica falegnameria della metà dell’Ottocento viene convertita in un ristorante raffinato, a Barr, in Alsazia, al confine fra Francia e Germania, grazie all’intervento di Nara, studio architettonico con sede a Strasburgo, che punta sulla qualità dei materiali e sulla pulizia dei volumi con l’obiettivo di valorizzare la bellezza dell’edificio storico.

I nuovi interventi sono accostati alla struttura preesistente, lasciata appositamente nel suo stato originale, per rendere manifesta l’identità autentica del luogo, la sua storia stratificata nel tempo e accolta nelle varie fasi della sua riprogettazione. Ne sono un segno distintivo le travi, che sono state mantenute invariate e percorrono il soffitto ligneo in tutta la sua lunghezza, così come le pareti esterne in mattoni rossi.

«Il nostro obiettivo principale era preservare l'atmosfera del luogo – racconta a Elle Decor lo studio Nara - volevamo ricreare la stessa sensazione che abbiamo provato quando siamo entrati qui per la prima volta. La falegnameria era chiusa da più di un decennio ma c'erano ancora alcuni attrezzi e dei pezzi di legno. Le pareti e il soffitto erano rimasti nel loro stato originale e tutte le superfici erano ricoperte da una patina leggera, è proprio questa patina che fa la memoria del luogo».

Cuore del progetto è la cucina a pianta aperta, che si sviluppa appoggiata da un lato su un volume nero e opaco dietro al quale si trovano i servizi igienici. A partire dal blocco cucina e bancone, lontano dalle pareti, si sviluppa una sequenza di spazi: ingresso, soggiorno e zona pranzo in cui trovano posto tavoli per trenta coperti, mentre l’entrata viene schermata da una tenda circolare imponente, anticipazione di quel mix di estetica rustica e raffinata contemporaneità che sono la cifra di tutto il progetto.

«La sfida che abbiamo raccolto nel realizzare il restyling del casolare – prosegue lo studio Nara - è stata quella di rispettare e valorizzare la memoria del luogo attraverso il contrasto con i materiali di nuova introduzione. Una parte complessa di questo progetto riguarda proprio l’integrazione armoniosa di preesistente e nuovo, ci siamo chiesti come preservare il soffitto in legno, l'intelaiatura, le pareti in gesso esistenti, quando sapevamo che la realizzazione del ristorante richiede notevoli dotazioni tecniche, come l’impianto di riscaldamento, il sistema di ventilazione, l’illuminazione, la sicurezza antincendio».

Il gioco di colori tono su tono riesce a realizzare una continuità visiva ininterrotta pur nella diversità di elementi originari e nuovi, è il caso del passaggio dalla moquette del pavimento al panno di feltro usato per rivestire le pareti fino a due metri di altezza, in cui non si percepisce alcuno stacco, garantendo allo stesso tempo elevate prestazioni termiche e isolamento acustico.