Il dio denaro tra guerra e pace - HuffPost Italia

2022-07-15 18:31:27 By : Ms. Sunny Wei

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Anche soltanto a scorrere i nomi del calendario del Festival dell’Economia di Trento, si resta colpiti da un’evidenza indiscutibile. Mai come quest’anno la nutrita presenza di religiosi e uomini di pace testimonia di una svolta all’interno del dibattito del Forum. Nove Nobel per la pace, tra cui Muhammad Yunus, Jody Williams, Oliver D. Hart, e vertici istituzionali della Chiesa come i cardinali Gianfranco Ravasi e Mauro Gambetti rappresentano il segno della necessità di rimettere in discussioni la logica del sistema capitalistico in nome di una sostenibilità che, secondo la prospettiva tracciata dalla Laudato si’, si faccia carico della cura della nostra casa comune.

Necessità e insime urgenza. Il moltiplicarsi dei profitti dell’industria delle armi alimenta la pressione delle lobby sui governi, sostenendo l’ideologia di un’escalation militare senza fine. Su questo le parole di Papa Francesco sono state durissime: «spendere in armi sporca l'anima, sporca il cuore, sporca l'umanità». E a niente a quel punto servono le campagne internazionali contro la fame nel mondo se poi finanziamo una guerra che rischia di provocare una carestia per milioni di persone. Il dio denaro, il capitale come religione, è la forma assunta oggi dal vitello d’oro portato in spalle dagli israeliti mentre Mosé era sul Monte Sinai per parlare con Dio. Non meravigliamoci se Putin e altri leader (l’esempio vale anche per il presidente Usa Bush o i terroristi che invocano Allah) portano Dio nelle loro battaglie per il denaro. 

C’è dunque bisogno della Chiesa, della sua testimonianza di pace e di dialogo. Come quando Papa Giovanni Paolo II convocò ad Assisi in più occasioni i leader religiosi di tutto il mondo per ribadire che Dio è solamente amore, che non si può parlare di Dio per uccidere l’altro o fomentare l’odio. O come quando il cardinale Martini in una lettera ai manager della City  ricordava loro quanto il denaro fosse diventato più importante della persona nel momento in cui, svegliandosi la mattina, invece di salutare moglie o figli guardano l’andamento dei titoli in borsa.  L’interrogativo che rivolgo agli economisti è allora questo: chi volete servire? il dio denaro o l’uomo? Un pezzo di carta o la carne viva delle persone? San Francesco, figlio di una ricca famiglia borghese, rinunciò al dio denaro delle Crociate e della Chiesa, si spogliò dei suoi abiti più preziosi e si inventò la parola fraternità. È da qui che bisogna ripartire. Per questo agli imprenditori dico di intraprendere una strada dove il loro guadagno abbia come prospettiva non un mero profitto ma un guadagno in umanità.  

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